Aerazione dell'acquario
Principio naturale di ossigenazione nell’acquario
L’ossigenazione dell’acqua é un elemento essenziale per equilibrio biologico di un acquario e per il metabolismo dei pesci. La mancanza di ossigeno può pregiudicare l’insieme della fauna e della flora acquatica e provocare una totale asfissia dell’ambiente (eutrofizzazione) . Uno dei primi sintomi visibili della carenza di ossigeno nell’acquario é sono i pesci che vengono a “pipare” sulla superficie dell’acqua.
Equilibrio O2 / CO2 :
Nel principio ideale di un ciclo di scambio gassoso fra vegetali e pesci in un acquario, gli animali attingono l’ossigeno dissolto nell’acqua, lo trasformano e rigettano il diossido di carbonio (CO2). In compenso, e sotto l’effetto della luce (fotosintesi), le piante assorbono questo gas carbonico, se ne nutrono e lo trasformano in ossigeno puro (O2 ). Quindi, in un ciclo perpetuo di scambio e di trasformazione gassosa, questo ossigeno sarà di nuovo consumato dai pesci, e anche dalla fauna microbica responsabile dell’equilibrio biologico dell’ambiente, e via di seguito. Tuttavia, perché questo equilibrio sia veramente autonomo e funzionale, sarà necessario combinare tre fattori essenziali: pochi pesci + grande volume d’acqua + abbondante vegetazione. Poiché questa perfetta combinazione é raramente ottenuta in un acquario amatoriale, é quindi spesso necessario aggiungervi un impianto complementare di ossigenazione.
Nella pratica, l’ossigenazione può essere generata da vari processi tecnici o chimici. Il principio che si utilizza più spesso é lo scambio gassoso quando si miscela l’acqua (interfaccia acqua/aria). In effetti, poiché l’aria é composta in media dal 21% di ossigeno e dal 79% di azoto (gas neutro), il fatto di soffiare aria mediante miscelazione nell’acqua le consente di ricaricarsi dell’ossigeno vitale di cui hanno bisogno sia l’insieme dei pesci sia la fauna batterica responsabile della depurazione biologica (ovvero, trasformazione dei rifiuti mediante i batteri aerobici ). Il valore ottimale di ossigeno dissolto in un acquario é di circa 8 mg/l a una temperatura di 25° C. La capacità di assorbimento gassoso dell’acqua che consente di raggiungere un livello ideale di ossigeno nell’acquario dipende essenzialmente da tre criteri: potenza della miscelazione – qualità fisico-chimica dell’acqua – temperatura. per quanto attiene quest’ultima, va notato che la solvibilità dell’ossigeno decresce notevolmente con l’aumento della temperatura; il tasso di ossigeno dissolto sarà quindi minore a 30° che non a 20 °C.
Principali impianti di ossigenazione utilizzati negli acquari
Pompa ad aria (colonna di bolle)
La pompa ad aria é un piccolo apparecchio a membrane, di funzionamento semplice e relativamente silenzioso, che consente di inviare aria in un acquario (gorgogliamento). Di fatto, non é la colonna di bolle di per sé a consentire l’ossigenazione, ma la perturbazione che questa colonna di bolle crea alla superficie dell’acqua(scambio gassoso). La funzione ossigenante della pompa é fondata sulla propensione delle molecole di ossigeno contenute nell’aria a dissolversi nell’acqua durante una miscelazione, consentendo così di aumentarne la concentrazione fino alla saturazione. Le diverse funzioni che possono essere affidate a una pompa ad aria sono le seguenti: aerare e ossigenare l’acquario – creare una corrente dal basso all’alto nella vasca – impedire la creazione e l’estendersi di un velo batterico sulla superficie (evita l’eutrofizzazione) – consentire il funzionamento di alcuni filtri interni, o di impianti di schiumatura nel caso di acqua marina – infine, consentire di creare una colonna di bolle sottile ed elegante o animare un soggetto ludico sul fondo dell’acquario. Relativamente economica, la pompa ad aria é un apparecchio a basso consumo (da 2 a 15 w). La potenza da utilizzare viene scelta conformemente al volume dell’acquario, della quantità di animali nella vasca e dal numero di uscite e di destinazioni che si desidera affidarle. La sua installazione é molto semplice e gli accessori d’aerazione proposti da Zolux (tubazioni aria, diffusori d’aria di tutte le forme, rubinetti, separatori, rampe multi-via, anti-sifoni, ecc.) consentono di progettare e realizzare ogni tipo di combinazione possibile (vedere gli schemi qui di seguito).
Esempio
Kit d'aerazione completo (pompe et accessori)
Pompa ad aria ZOLUX: AQUA-PULS' 260 ref : 320 826
Schemi di installazione e di combinazione multi-vie
Consigli ZOLUX
Mai posizionare una pompa ad aria al di sopra della linea di livello dell’acqua (rischio di auto-sifonamento dell’acquario in caso di interruzione di corrente ). Se montata, é imperativo installare una valvola di anti-ritorno sul circuito. (vedere lo schema qui di seguito)
Il compressore d’aria:
I compressori sono grandi pompe ad aria a membrane. Di potenza compresa fra 60 e più di 100w per unaportata da 4000 a 9000 l/ora (o più), queste pompe sono principalmente destinate a un utilizzo professionale: acquari molto grandi, vivai di vendita o di stoccaggio, bacini, stagni, ecc.
Tutte le pompe e i compressori ZOLUX sono garantiti conformi alle Direttive Europee di sicurezza elettrica e rispondono alle norme LVD (Low Voltage Directive ), CEM (compatibilità elettro-magnetica) e le direttive RoHS (restrizioni sull'utilizzo delle sostanze pericolose nelle dotazioni elettriche e elettroniche).
Miscelazione di superficie e "Sistema Venturi"
L’ossigenazione mediante miscelazione di superficie può anche essere creata mediante il posizionamento del tubo di rigetto della pompa o del filtro alla superficie dell’acqua. La corrente generata in questo modo consentirà lo scambio gassoso al momento della perturbazione sull’interfaccia aria/acqua.
Un altro sistema di ossigenazione proposto é il “sistema Venturi”. Un piccolo accessorio da installare all’uscita del filtro, attinge l’aria per depressione nella parte superiore (non immersa) e la rigetta in micro-bolle nell’acquario. Si tratta di un vero e proprio piccolo reattore a pressione e di un sistema di ossigenazione molto efficace che viene spesso proposto all’origine nei piccoli filtri e pompe interni .
Il Filtro a deflusso
Chiamato anche filtro “semi-umido” o “secco-umido”, questo principio di filtraggio é utilizzato soprattutto su grandi acquari tecnicamente più sofisticati. Il filtro a deflusso é un filtro “a straripamento” situato per principio sotto l’acquario. le masse filtranti, all’aria libera e spesso posizionate nei cassetti, ricevono l’acqua da filtrare per deflusso, sotto la forma di pioggia. Questa tecnica consente di ottenere uno scambio gassoso massimo aria/acqua e un tasso di ossigeno disciolto sempre a saturazione nelle masse di filtraggio (una condizione particolarmente favorevole allo sviluppo batterico e a una depurazione biologica molto efficace).
Ossigenazione dell’ambiente mediante apporto e trasformazione di anidride carbonica
L’apporto di diossido di carbonio (CO2) in un acquario d’acqua dolce non ha come solo funzione quella di ottenere una crescita e uno sviluppo esuberante della vegetazione; é anche un procedimento molto efficace di ossigenazione dell’acqua, senza alcun apporto d’aria o di miscelazione complementare .
In effetti, le piante al momento della fotosintesi (periodo di illuminazione), consumano avidamente il CO2 presente nell’acqua per trasformarlo in ossigeno puro. Quest’ossigeno si diluisce immediatamente nell’acqua e garantisce anche un’iper-ossigenazione naturale dell’ambiente.
Per i mini-acquari e altre piccole vasche da meno di 100 l, il mercato propone gamme di distributori di CO2 molto semplici da installare e gestire (vedere illustrazione).
Per i grandi volumi, questo procedimento, sebbene sia un po’ delicato e necessiti di un materiale relativamente sofisticato, che può essere auto-gestito elettronicamente, e spesso utilizzato dagli acquariofili che amano gli acquari con molte piante di tipo “olandese” o “giapponese”.
Ossidanti (reazione chimica à partire dall’acqua ossigenata)
Alcuni sistemi chimici di ossigenazione a base di acqua ossigenata sono talvolta proposti in commercio. Senza collegamento o elettricità e certamente del tutto silenziosi, funzionano a partire da una riserva di “perossido di idrogeno” (H2O2), attivato da uno o più catalizzatori a seconda dei casi.
Sebbene siano piuttosto delicate da gestire, queste apparecchiature possono essere utilizzate eventualmente nei casi specifici di acquari che non abbiano alcuna fonte di alimentazione elettrica, o che abbiano poca possibilità di miscelazione all’interfaccia aria/acqua, o che non ne abbiano per nulla (per esempio: tavola-acquario chiusa).